Cosa vedere a Palmanova: la città patrimonio UNESCO

Palmanova è una città straordinaria e unica nel suo genere. Una vera e propria opera d’arte architettonica e militare, che merita di essere visitata almeno una volta nella vita, magari in occasione della Rievocazione storica ai primi di Settembre.

Il borgo antico venne costruito dai veneziani tra il XVI e il XVII secolo, come presidio militare a forma di stella a nove punte, per difendersi dagli attacchi dei turchi e degli asburgici. Ancora oggi, la sua pianta geometrica e simmetrica, con le sue mura imponenti e le sue porte monumentali è un esempio di una visione urbanistica ideale e del tutto originale.

Questa sua interessante caratteristica ha consentito a Palmanova di ottenere il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 2017 e ogni anno la rende una delle mete più ambite dai turisti di tutto il mondo per la sua atmosfera elegante e rilassata, i suoi palazzi storici e le prelibatezze della ricca cucina friulana.

Breve storia di Palmanova

La città di Palmanova venne ufficialmente fondata il 7 ottobre 1593 da alcuni rappresentanti della Repubblica di Venezia, allo scopo di creare un’enclave fortificata e controllata dai veneziani all’interno dei possedimenti asburgici, assegnati in seguito al Trattato di Worms del 1521. Si scelse la ricorrenza di Santa Giustina, tuttora patrona della città, anche perché in quel giorno cadeva l’importante anniversario della vittoria dei veneziani sui turchi nella famosa Battaglia di Lepanto del 1571.

Durante la dominazione veneta, Palmanova venne dotata di due cerchia di mura fortificate, oltre a fossati, cortine e rivellini, che vennero posti a difesa delle porte di accesso alla città. L’idea era di realizzare un complesso sistema militare, stabilendo la lunghezza delle sue mura anche in base alla gittata dei cannoni.

Un meccanismo perfetto che riuscì a resistere a lungo, finché nel 1797 le truppe napoleoniche non entrarono in città con l’inganno, prendendone possesso. Dopo la Pace di Campoformio, Palmanova rimase per un breve periodo sotto il controllo degli Asburgo, ma ben presto venne riconquistata dai francesi che edificarono un’ulteriore cinta muraria, caratterizzata dalle cosiddette “lunette napoleoniche”.

Con la fine dell’Impero Napoleonico nel 1814, Palmanova divenne nuovamente parte del territorio asburgico, durante il quale venne anche costruito il Teatro Sociale, in seguito utilizzato per diffondere i valori risorgimentali, in particolare durante i moti e le insurrezioni del 1848.

Dopo l’annessione al Regno d’Italia, nel 1866, Palmanova tornò ad essere un importante presidio militare, soprattutto negli anni della Prima Guerra Mondiale, quando la fortezza assunse il ruolo di centro di smistamento e rifornimento per le truppe che si trovavano sul vicino fronte dell’Isonzo. Al suo interno venne anche allestito un ospedale da campo, che subì un pesante bombardamento da parte dell’aviazione austroungarica il 6 aprile 1916. In fase di ritirata, dopo la famosa Disfatta di Caporetto, la fortezza di Palmanova venne incendiata e distrutta dalle truppe italiane.

La funzione strategica di Palmanova fu molto importante anche durante il Secondo Conflitto Mondiale, in particolare quando l’arciprete Giuseppe Merlino riuscì a respingere l’armata tedesca, facendo brillare i depositi di armi e munizioni, prima che venissero utilizzati per distruggere completamente la città.

Per la sua storia così peculiare e la sua struttura architettonica, nel 1960 Palmanova è stata dichiarata monumento nazionale e nel 2017 è entrata a far parte della lista dei beni Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Oggi, questa splendida cittadina è una delle maggiori attrattive turistiche del Friuli-Venezia Giulia, sia per la sua ineguagliabile struttura urbanistica sia per la sua vivace vita culturale e artistica in ogni momento dell’anno.

Cosa vedere a Palmanova

Città storica in cui sopravvivono antiche tradizioni, Palmanova è sicuramente una delle città più belle e affascinanti del Friuli-Venezia Giulia con i suoi tanti palazzi storici, i suoi musei e le testimonianze del suo travagliato passato. A partire dal centro storico fino ai suoi bastioni a forma di stella, ogni angolo è una vera scoperta, che merita di essere conosciuta e apprezzata.

Piazza Grande

Il vero cuore pulsante di Palmanova è senza dubbio la sua Piazza Grande, un esagono regolare su cui si affacciano eleganti palazzi storici, come il municipio, il duomo, il museo storico e il teatro sociale.

La piazza è il punto di partenza ideale per chi desidera visitare la città, ma anche il luogo di incontro, in cui vengono spesso organizzati eventi e manifestazioni, tra cui la famosa rievocazione storica della Festa d’Autunno, che si svolge ogni anno a settembre. Sulla piazza è anche presente un centro informazioni, dove si possono trovare guide, mappe e consigli utili per esplorare la città in tutta la sua bellezza.

Le porte e i bastioni

Le tre porte monumentali, che si aprono nelle cerchie murarie concentriche, formano la stella della città e sono ancora oggi il principale accesso al centro storico della città.

Le porte sono dedicate alle tre città più vicine: Porta Udine a nord, Porta Cividale a est e Porta Aquileia a sud e ognuna di esse possiede caratteristiche architettoniche e storiche uniche, che ne raccontano le origini e le trasformazioni nel tempo.

Da ogni porta si dipartono le vie delle milizie, che conducono alla piazza centrale o ai bastioni, le strutture difensive che costituiscono il perimetro della città. I bastioni sono stati trasformati in un parco storico, dove è possibile passeggiare e ammirare le più importanti opere militari di Palmanova, come le gallerie, i fossati e i cannoni.

Il Museo Storico

Un importante luogo, dove approfondire la storia e la cultura di Palmanova, è sicuramente il Museo Storico, ospitato nel Palazzo del Provveditore Generale in Piazza Grande.

Il museo accoglie una ricca collezione di reperti archeologici, documenti storici, armi, uniformi e bandiere, che raccontano le vicende della città dalla sua fondazione fino ai giorni nostri. Inoltre, offre un’ampia panoramica sulla Grande Guerra, con testimonianze delle battaglie sul fronte del Piave e dell’Isonzo. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Il Duomo

Il Duomo di Palmanova è la chiesa principale della città, dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria. Fu costruito tra il 1604 e il 1636 in stile barocco, su progetto dell’architetto Giovanni Candi. La sua facciata presenta due ordini di colonne corinzie e un timpano triangolare con lo stemma della Repubblica di Venezia.

La struttura interna è a croce latina con tre navate, decorate da affreschi, stucchi e opere d’arte, tra cui è doveroso citare il pulpito in legno intagliato e il magnifico organo settecentesco.

Il Teatro Sociale

Il Teatro Sociale di Palmanova è uno dei più antichi e prestigiosi del Friuli-Venezia Giulia. Venne inaugurato nel 1845 ed è caratterizzato da una sala a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi e un soffitto affrescato da Francesco Chiarottini.

La sala del teatro ha una capienza di 300 posti e accoglie una stagione teatrale ricca di spettacoli di prosa, musica, danza e cabaret, oltre ad essere la sede della Scuola di Teatro di Palmanova, che propone corsi di recitazione per bambini, ragazzi e adulti.

Il fascino di Palmanova è assolutamente indimenticabile con le sue architetture e la sua atmosfera sospesa tra l’eleganza della Serenissima e i valori eterni della libertà. Una città patrimonio UNESCO, che merita di essere scoperta e valorizzata.

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